Definisce una Relazione Consapevole?
Parlare di relazioni amorose tra esseri umani significa davvero aprire il pentolone di uno degli argomenti più complessi della natura umana.
Tutti, o quasi, ricerchiamo una relazione armoniosa e appagante, ma la verità è che pochi riescono a mantenere questo risultato nel tempo. In effetti questa alchimia perfetta non è qualcosa che si raggiunge una volta per tutti, è un vero working progress, un lavoro quotidiano che richiede un’enorme dose d’amore incondizionato ma anche di consapevolezza e auto-analisi.
Soprattutto se si punta ad una relazione evolutiva, ossia quel contenitore in cui i due partner, oltre a trovare nutrimento affettivo stabile, sicurezza e supporto, sono anche in un percorso di crescita soprattutto personale e poi di coppia.
E’ molto facile dimenticarsi della vera ragione dello stare assieme per finire ad usare la coppia come un porto sicuro, una zona di comfort. Scivolando nell’abitudine, nella stagnazione, o ancora peggio in meccanismi di manipolazione o dominazione, oppure portare nella coppia tutta una serie di proiezioni della famiglia d’origine.
Questa è quasi la norma nelle relazioni ordinarie, dove manca questo tipo di consapevolezza.
Si pensa di essere Lui e Lei, invece si è Lui, Lei, la mamma di Lui e il padre di Lei ☺
Il nostro cervello funziona di default in questo modo, nelle relazioni intime andiamo a ricreare schemi irrisolti che abbiamo vissuto da bambini o adolescenti, andiamo a ripetere i modelli relazionali di mamma e papà, oppure ci impegnamo tanto per fare esattamente l’opposto. Ma anche questa non è libertà, giusto?
Ci si conosce ed è tutto rose e fiori, ognuno dei due partner ha addosso la propria maschera, lascia intravedere solo una parte di sè, tenendo le ombre ben nascoste in un sacco dietro alla schiena.
Man mano che la relazione prende profondità, però, il compagno o la compagna diventano uno specchio di fronte al quale non è più possibile nascondere quel sacco, allora le maschere cadono e cominciano le dinamiche di proiezione.
Senza rendercene conto, troppe volte ci ricreiamo con le nostre stesse mani situazioni simili a quando eravamo piccoli, perchè certi traumi non sono stati ancora risolti.
- Perchè va sempre a finire nello stesso modo?
- Perchè mi attiro sempre una persona che mi fa soffrire?
- Perchè ho sempre le solite resistenze a lasciarmi andare?
La lista potrebbe essere lunghissima perchè le sfumature con cui si manifestano certe proiezioni e certi schemi sono infinite.
Quando uno o entrambi i partner portano una storia difficile, un’infanzia particolarmente travagliata oppure vengono da una famiglia con relazioni molto tossiche, potrebbe non essere facile sbrogliare la matassa dell’inconscio.
La Relazione Consapevole
Rendersi conto di tutto ciò è esattamente quello che caratterizza una relazione consapevole!
Non dico che sia semplice lasciar andare certi schemi ma portarli alla luce del sole è di certo un primo importantissimo passo!
E’ un lavoro quotidiano direi ma questo porta la relazione di coppia ad un altro livello.
Si diventa complici, supporto uno dell’altra in questo viaggio ognuno verso la propria interiorità, proseguendo mano nella mano.
L’unione prende completamente un altro colore, non c’è più spazio per le recriminazioni, nè per le accuse e la rabbia.
C’è solo un grande campo d’amore incondizionato dove ognuno esplora sè stesso, conosce le proprie ombre con la comprensione e l’amore dell’altro.
Una serie di linee guida per intraprendere questo cammino di coppia:
- Sostieni il partner mentre prende coscienza dei propri schemi irrisolti e cerca di scioglierli. Nessuno fa miracoli e questo cammino è il viaggio di una vita intera. E’ necessaria tanta compassione perchè ognuno è dove è, sciogliere certi nodi richiede il suo tempo. Incoraggia la tua dolce metà a non adagiarsi sugli allori, ma faresti meglio a guardare alla tua parte della responsabilità in quello che sta accadendo, invece che puntare il dito sull’altro. Se vi è uno schema irrisolto di coppia, stai pur tranquillo/a che hai la tua parte in questo gioco.
- Comunicare amorevolmente: se è vero che il partner può farci notare proiezioni non salutari per sè stessi o per la coppia, questo deve avvenite con delicatezza e comprensione. Accusare non serve a nulla. Lavorare su una comunicazione consapevole è un elemento fondamentale di questo cammino.
- Non prenderla sul personale se il tuo amore scivola ancora negli stessi meccanismi, riconosci quella bambina o bambino ferito che riemerge, togliti dalla scena e guardala con distacco. Così eviterai di soffrire inutilmente e potrai finalmente sostenere l’altro in modo efficace.
- Non andare sulla difensiva quando sarà il partner a farti notare le tue proiezioni, sii aperto/a, lascia da parte l’orgoglio, prenditi un tempo per rifletterci prima di rimbalzare la cosa e dire che non è vero.
- Fatti aiutare! Spesso è utile ricorrere a un percorso psicologico sostenuto da una terza persona.
Le Costellazioni Famigliari, per esempio, sono davvero uno strumento perfetto per portare alla luce eventuali “irretimenti” che possiamo aver ereditato dalla famiglia d’origine. Impariamo a essere uomini e donne e a stare in relazione dai nostri genitori, che ci piaccia o no. Le Costellazioni Famigliari ci aiutano a sciogliere ogni credenza limitante che ci portiamo dietro e che appartiene a chi è venuto prima di noi. Solo allora potremmo essere davvero liberi.
In AumTantraYoga abbiamo adottato questo metodo di lavoro psicologico che usiamo continuamente nei nostri corsi, nell’ambito delle relazioni e sessualità ma anche per qualsiasi altra sfera della tua vita che non fluisce come vorresti.
Se vuoi partecipare alla prossima sessione di Costellazioni Famigliari on-line, martedì 24 gennaio ore 19 scrivici: info@aumtantrayoga.com
La Relazione Spirituale
Gli aspetti psicologici della coppia, però, sono solo un primo passo verso una relazione spirituale.
Diciamo che una coppia psicologicamente sana è davvero il terreno ottimale per un cammino ancora più profondo da intraprendere assieme, quello spirituale.
Questo può avvenire solo quando entrambi i partner sono interessati ai misteri dell’esistenza che vanno oltre all’identificazione con l’ego e con la materia.
Quando da parte di tutti e due c’è un desiderio profondo, una chiamata dell’anima, d’immergersi nei piani spirituali dell’essere.
Poi ognuno può avere la propria modalità, chi si dedica alla meditazione, chi alla preghiera, chi al servizio disinteressato e al volontariato, chi studia testi sacri….chi cerca quel tipo di elevazione nella musica sacra, oppure semplicemente nel contatto profondo con la natura.
La ricerca spirituale è una chiamata interiore alla quale ognuno risponde a modo suo.
E’ la direzione quella che conta!
Se in una coppia, uno dei due rivolge tutta l’energia ad accumulare denaro e proprietà, per esempio, mentre l’altro cerca la realizzazione spirituale, allora ci sarà una mancanza totale di compatibilità.
Intenti diversi.
La relazione spirituale è proprio questo, il consacrare l’unione di coppia alla ricerca dell’Assoluto.
Chiamalo Dio se credi.
O Grande Spirito.
Questa ricerca viene prima di tutto, allora gli sforzi della coppia non sono neanche più sforzi ma un fluire comune che unisce nella comunione dell’intento.
Anche la sessualità viene canalizzata a quello scopo, diventa un momento di tale energia che può aprire portali verso l’Immenso!
Questo è il Tantra. L’unione perfetta tra maschile e femminile nell’atto sessuale, così che da due individui separati ci si apra ad una percezione che va al di là dei limiti dell’ego.
Mentre si fa l’amore, ci si apre talmente tanto al cuore che si diventa una cosa sola.
Questo cammino di coppia porta la relazione ad un livello completamente diverso, uniti nella passione dei chakra bassi, nell’amore del chakra del cuore e in quella chiamata dell’anima attraverso il chakra della corona.
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